Greta Thunberg e Ambientalismo - Genio creativo
Quasi tutti conosciamo il nome di Greta Thunberg la 16enne svedese che sta facendo parlare moltissimo di sé e
del tema della difesa dell’ambiente e del pianeta. Greta Thunberg ha iniziato scioperando in favore della
riduzione delle emissioni nel suo Paese, rimanendo per l’intero orario scolastico davanti al Parlamento svedese,
continuando anche dopo le elezioni ogni venerdì (da qui il movimento lanciato e diventato oggi internazionale
“Fridays for Future”), Greta ha catturato gradualmente l’attenzione dei media e delle persone di tutto il mondo
per poi partecipare a meeting, manifestazioni, Forum e Summit nazionali e internazionali sul tema
ambientalista e, tra gli altri, ai Vertici delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2018 e del 2019,
guidando poi a New York lo sciopero mondiale per il clima.
All’età di 13 anni le è stata diagnosticata la Sindrome autistica di Asperger che comporta la compromissione
delle interazioni sociali, degli schemi di comportamento, a volte ripetitivi e stereotipati e delle attività e degli
interessi in alcuni casi ristretti. Molti non lo sapevano e nessuno lo immaginava. Oltre all’importanza che sta
ricoprendo nel campo ambientalista e politico, la giovane attivista rappresenta dunque anche un preziosissimo
esempio di come persone con disturbi psichici, non solo non “hanno meno” degli altri ma possono avere e fare
“di più” possedendo risorse e capacità estremamente forti e performanti, fino ad arrivare ad avere persino un
ruolo centrale nella comunità o in uno specifico campo come in questo caso, cambiando le sorti dell’umanità.
Sono affetti dalla Sindrome di Greta molti personaggi noti e oggi, in Italia, un ragazzino ogni 250.

Quello che colpisce profondamente della Thunberg, oltre alla sua indiscutibile abnegazione, è il fatto che
comunemente le persone affette dalla sua patologia vengono viste come apparentemente distaccate nei
rapporti sociali, figuriamoci riguardo ad un argomento complesso come l’ambientalismo.
Greta smentisce categoricamente questo luogo comune dimostrando come anche persone con disturbi psichici
o autistici possano dare il loro contributo alla società non solo da gregari ma indicando essi stessi la via.
Non deve essere stato facile per una adolescente svedese iniziare la propria battaglia in solitudine, quando
ancora gli occhi dei media non l’avevano resa un personaggio famoso, arrivando anche ad apparire ridicola agli
occhi di chi la osservava nelle sue prime uscite, ignaro di ciò che sarebbe diventata.
Andrè Breton, il vate del surrealismo, diceva che Colombo ed i suoi marinai erano considerati dei pazzi prima
che scoprissero il “nuovo” mondo, ed ecco che forse la Thunberg ci insegna come nel disagio psichico ci può
essere quella scintilla in più che può spalancare agli occhi dei cosiddetti “normali” nuove strade da percorrere.