Tre poesie di Roberta

Papaveri a Grottarossa
I papaveri rossi,
in una foto da te scattata,
i campi e l'ospedale,
sullo sfondo come un fondale.
I pini presuntuosi
s'innalzano sul poggio
per dar vita al paesaggio
che sembra un fotomontaggio.
Il colore del fieno (sul campo tutto intero)
il verde nel mezzo
-del contrasto che non ha prezzo-
solo ora apprezzo.
Poesia
Visione che si accoda al pensiero
il soffio della voce che diventa più fiero,
qui distesa faccio luce sul respiro,
è così che io t'ammiro:
l'impegno e la dedizione
che sulla carta ha, la convinzione.
Sei forza che lontanamente preme
-per riempir gli spazi- di chi nulla teme,
sei l'occupazione del tempo
-se tempo hai- di guardarti allo specchio,
sei rumor che oggi batto scrivendo
sei musica che sento vivendo.
Sul mare d'inverno
C'era una gran risacca,
ora ti abbatti sulla spiaggia,
dopo si forma un'oscura coltre
ma io guardo oltre.
Ti sei perso dietro al battello,
non vedo niente di più bello!
Sei onda sul cemento
e rocce fredde nel frastuono,
oggi eri scuro e ieri chiaro
ed è per questo che non mento
non ho paura del tuo suono,
quand'ho capito che eri raro.
E' cosi il tuo navigare
attorno a te il vento appare,
quando l'incontro è tra terra e mare
tutto chiaro pare,
non mi resta che salutare
appena attorno il sole scompare.
Roberta